Saturday 27 June, 2009

Noche de San Juan

ci sono cose che si danno per scontate e poi finiscono per anchilosarsi, per diventare istituzionalizzate e poi morire di sete.
Esempio molto semplice : passare le feste in famiglia, con i cari dove per cari intendo queridos proprio.
In generale proprio una attività il cui solo pensiero mi fa venire una pozza di latte alle ginocchia.
Svolta epifanica : Fiesta de San Juan .
Da anni mi interessa sta storia della festa di San Juan: notte magica, data in cui si raccolgono le noci ancora verdi per poter fare il nocino...en fin.
Quest'anno per la prima volta la festeggio, anzi la festeggiamo.
La Negra ed io arriviamo a casa, la Negra comincia a cucinare, io accendo la mia candela e la metto nella meravigliosa supercucchi lanterna che mi ha appena regalato Alessio.
Poi arriva Alessio, prepariamo bicchieri per quattro, sì perchè la nostra comunità è composta da quattro. Una volta pronti per cenare, siamo usciti ad accendere il primo fuoco d'artificio per determinare il principio ei festeggiamenti.
Non so piegarlo bene, ma i tempi delle azioni sono proprio diversi, il colore delle cose è diverso... all'apparecchiare la tavola così, al servire i cibi, al metterli sulla tavola in quel modo si costruisce una dimensione fatta di affetto che genera una bolla... una bolla che naviga in una dimensione diversa, quella che si può esplorare in una notte di solstizio... abbiamo chiamato Joice per telefono per dirle che il suo bicchiere era lì per lei ed era pieno .. eppure la mattina dopo avrei giurato che Joice era lì con noi... avrei giurato di vederla ridere come solo lei fa, di fianco a me...credo che a partire da quel momento lì ho cominciato a sentire una sensazione di famiglia. della forza che può generare l'affetto fra le persone. del livello magico che si può raggiungere atttraverso/con l'amore.
e penso che i nostri antenati erano molto più svegli di noi su questo punto e quindi per questo stavano insieme in momenti come questo.
Poi ci siamo preparati ad uscire con i foguetes, i fuochi d'artificio e il petardo UNO, un raudo per la precisione! abbiamo preso una strada che si tuffava in mezzo ai campi. A questo punto è quasi mezzanotte e noi camminando nel buio della campagna potevamo guardarci in faccia .. un fenomeno che mi ha oltremodo strabiliato: faceva buio ma ci potevamo vedere, proprio chiaramente vedere le espressioni della faccia... come se fossimo in norvegia, dove il sole estivo non ti abbandona per la notte.
il tutto scientificamente e noiosissimamente spiegabile dal fatto che il cielo fosse nuvoloso e blablabla... ma per me ci sono cose obiettive e spiegabili che succedono in un momento specifico ed è questa combinazione che genera il "miracolo".
Abbiamo acceso i nostri fuochi in un preciso ordine e concluso il tutto con il botto del raudo.
Sulla strada del ritorno abbiamo trovato un cagnolino molto ma mooolto cuccicucci che non stava molto bene, lo abbiamo coccolato e messo in salvo. Un cane piccolino, molto bello, con un anima molto dolce.
Poi siamo rientrati a casa... non so bene come perchè i ricordi fanno un fade out...
sicuramente si avrà fumato l'ultima cicca, si avrà bevuto l'ultimo sorso di cashasa e poi a nanna.. mentre le nostre candele bruciavano sul balcone delle nostre stanze.


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