Sunday 27 December, 2009

Aio Nenè

it was almost 3 am last night.
e stavo con la radio accesa, riguardando delle foto.
en la radio pasan una cancion que me gusta mucho, me gusta mucho como canta ella, la cantante. me apunto la rola.
oggi ho voglia di ascoltare qualcosa e come mio solito non so decidermi su che cosa, riprendo il foglietto di ieri e digito su youtbe i dati della canzone.
la proposta di youtube mi soddisfa, ma non proprio perchè la canzone è la stessa ma la canta un uomo.
Poi youtube, a bit concerned about my reaccion, proposes me a couple of other videos.
ed è così che compare un nome a me conosciuto : Luisa Cottifogli.
and all of a sudden memories take me so far away from here.
one fresh evening under a beautiful indian sky Luisa Cottifogli was singing in a place, in the abc farm in pune.
i'll never forget that evening. my friends were there. that was a long time ago.
i love them all so much still. maybe i love them even more by now.
ma quella sera! and all that meant!!!
i kept one song in my heart . i engraved it deep inside of me. parole e musica stampati solo dentro di me.
l'ho portata con me ovunque, per tutti questi anni.
è diventata parte di me, è già me.
e l'ho cantata in ogni dove per qualsiasi motivo.
al punto che c'è chi sò identifica questa canzone con il mio nome.
Questa canzone e tutto quello che è successo dopo quella sera : la mia sudden partenza per Mumbai: le cose che mi sono inventata, having to say goodbye, e poi mi estadia en Mumbai: quell'hotel, il festival di jazz, i quartieri che giravo con questi italiani ed essere l'indiana degli italiani, e infine il ritorno inaspettato alla wada: i vestiti lavatistiratipiegatiprofumati -e pronti per essere spediti -da Marija, l'entusiasmo dei miei amici per il mio inaspettato ritorno... sembrava che me ne fossi andata una vita...
e quella canzone ancora dentro di me.
ancora dentro di me oggi .
oggi youtube mi ha restituito la voce di lei che la canta, proprio come la ricordavo.
proprio come quella sera a pune.
e mi ricordo di voi, voi quella sera. voi ogni giorno che è passato, nella lontanaza, nella vicinanza.
voi come quella sera ogni giorno .
anche oggi .
i love you.

Saturday 26 December, 2009

I was sayin' to the Moon

Quote of the day

È cattivo. Lo è sempre stato.
I cattivi fanno cose cattive.
Anche i buoni fanno cose cattive.
I buoni ti fottono e i cattivi ti fottono.
E tutti gli altri non sanno come fotterti. Fidatevi: ho lavorato di gambe..

peli: sex and the city

Wednesday 23 December, 2009

spedizione di lettera mai mandata.

mi manchi .
mi manchi e non ho le palle di dirtelo.
non ho le palle perchè mi sono cascate e cadute.
mi sono cascate un giorno di questo inverno neanche tanto lontano, era sera ricordo e io avevo voglia di vederti. tu no a me. e mi sono cadute. forse sarà stato il freddo, non sottovaluto il potere delle basse temperature sulle fragilità dei nostri corpi.
insomma mi sono proprio cadute e hanno cominciato a rotolare. non posso negare il mio disappunto al vederle separarsi da me e poi scivolare via. quindi mi faccio coraggio e comincio ad inseguirle, mentre loro guizzano tra tacchi alti e bagagli dimenticati.
scivola scivola vai via, non te andare. scivola vai via, via da me che suona suona lontano, ma solo nella mia testa . figurati se ti ricordi . sono cose che solo si ricordano le tipe come me (domanda : ma in giro ci saranno altre malate come me?). (risposta : non credo proprio) (risultato : uso improprio del plurale nel sostantivo "tipe") .
l'inseguimento per la cattura delle mie palle non è stato breve... loro vanno veloci, decise. e così io devo correre... al buio . strade e marciapiedi.
mi ritrovo in una stanza verde e rossa, gente che mi guarda -signori non è colpa mia, mi sono cadute, si sa`il freddo- e poi i ragazzi con le loro maglie lunghe fino al ginocchio e gli orecchini che brillano, e mi danno una sigaretta -thanx bros-.
finisco appesa a un telefono pubblico di fronte alla fermata di un tram. loro ormai sono sparite, sì loro, le mie care palle.
finisco per scolarmi l'ultimo goccio di birra nella bottiglia.
mi risveglio poche ore dopo nel letto di una fata.
fuori tutto è bianco. e sotto la neve un simpatico ragazzo mi serve un caffè e mi accompagna sulla sua vespa in stazione.
è da un po che non ti sento. da un po di più che non ti vedo.
mi manchi e non ho le palle per dirtelo.
adesso sai perchè.

BEIJA-ME

Muse.

"The power of our Muse lies in her meaninglessness. Even the style can turn one into a slave if one does not run away from it, and then one is doomed to repeat oneself. The only thing that counts is curiosity. For me personally, this is what creativity is about. It will express itself less in the fear of doing the same thing over again than in the desire not to go where one has already been."

Gueorgui Pinkhassov

Sunday 20 December, 2009

My Magic Xmas

Se c'è qualcosa di vero sotto sta storia del natale e il suo senso antico e blablablabla, per me sto giro è questo :














pillole di soddisfazione quotidiana

oggi un uomo mi ha detto che gli ho cambiato la vita.
che da quando sono arrivata la sua vita è cambiata.

niente è quello che sembra. mai.
nemmeno questa frase.
però ci stava.
tutta.

Saturday 19 December, 2009

Gueorgui Pinkhassov



Gueorgui Pinkhassov, Russian born photographer, born in Moscow, in 1952. Began his interest in photography during his teen years. Enrolled at the Moscow Institute of Cinematography (VGIK) in 1969.

Following college and two years in the army, he joined the film crew at Mosfilm. Continuing his interest in still photography he became a set photographer at the studio. His work was noticed by film directors Andrei Tarkovsky, who invited Pinkhassov to work on the set of his film 'Stalker'.

Being awarded independent artist status by the Moscow Union of Graphic Arts in 1978, allowed him far more freedom to travel, allowing him to exhibit his work internationally. In 1979 his work was noticed outside of Russia for the first time, in a group exhibition of Soviet photographers held in Paris. Previously, his work had mainly been seen in a number of Russian magazines, including L'artiste Sovetique.

His acceptance by the Magnum Photos agency in 1988 opened up his work to a wider audience. He worked for the international media covering major events in Lithuania, Mongolia, Indonesia and Africa. Returning to Moscow to cover the 1991 Coup, for the New York Times.

Pinkhassov is now a French citizen, living in Paris.

In 1995, received a photographic scholarship from the city, and in 1998, published the book Sightwalk.



FUENTE : wikipedia

Saturday 12 December, 2009

Tutti mi chiamano Bocca di Rosa.

Guerra - Peppe Barra

GUERRA
(G.Barra/ D.Jacobelli/ P. Cannavacciuolo)

A guerra songh'io, a guerra songh'io
Io song'o cunfine, a guerra songh'io
I' l'aggio pensata, i l'aggio vuluta
m'è nata int'o core, me l'aggio sunnata
E song'io ca me ne moro e so stato io a sparà
a guerra songh'io, chi allucca songh'io, sul'io
I song'o cannone 'o missile e a nave
Pecchè a guerra è semp'a stesso, semp'a stessa: è chesta cchà
Io song'e creature a terra bruciata

Ammore e sesso ce fanno paura a pranzo int'e Tv e vire e murì
A guerra songh'io, stu sangh'è do mio
stu munno songh'io, sul'io

Tammurriata Nera

VIDEOFEST 09


VIDEOFEST 09


11,12 y 13 Diciembre :::::::::::

Centro de Arte Contemporáneo Chateau Carreras. Córdoba, Argentina::::::::::::::

www.videofest09.blogspot.com/
myspace.com/videofestcba

Videofest ::::::::::es un encuentro de
experiencias audiovisuales que nace en
Córdoba, Argentina.
El campo siempre heterogéneo del video no ha
dejado de expandirse durante los últimos años, tanto
por el desarrollo sostenido de nuevas tecnologías y
soportes, como por el inagotable cruce de prácticas y la integración de disciplinas que el video permite.::::::::::::::::::::::::::::::
En esta edición mediante un criterio abierto, intentamos mostrar un panorama de esta multiplicidad,un panorama de lo que se está haciendo entre los pliegues del video, reuniendo producciones locales, nacionales e internacionales.:::::::::::::::::::::::::::

El VF no es sólo un espacio de difusión, sino que se abre como posibilidad de compartir puntos de vista, modos de producción, conocimientos y estéticas, tanto entre los mismos artistas como con el público interesado.:::::::::::::::::


Habrá 4 salas destinadas a la proyección de más de 60 piezas de videoarte (videodanza, videoperformance, videoclip, documental, experimental, videoblog, y otros) realizadas por artistas nacionales e internacionales También contaremos con la participación de festivales y colectivos de otros países que nos acercan su propuesta.

Tendremos 2 salas especialmente equipadas para la realización simultánea de más de 16 conciertos y set´s audiovisuales en vivo.

El cíclo Tiempo Real también tendrá su espacio, en donde instrumentistas, artistas sonoros y artistas visuales improvisarán bajo consignas ralacionadas a la emoción.

También habrá videoinstalaciones, charlas, videoperformances en vivo, escritura en vivo, mapping de video sobre la arquitectura del lugar, stands de movidas culturales, y mucho más.

Finalizaremos las noches del viérnes y del sábado con una Jamm experimental de Vj´s y Djs en la galería da la vieja y hermosa casona, fuera del cemento de la ciudad, rodeados de bosque y de imágenes del más allá.

Será un placer compartir esto con todos ustedes.

La entrada es gratuita, para todas las edades, y no se suspende por lluvia.
El colectivo E1 los llevará directo.




Programación de video en salas.



VIDEOFEST 09



11, 12 y 13 de diciembre.

Viernes y sábado de 19 a 00 hs.

Domingo de 18 a 21 hs.



Centro de Arte Contemporáneo Chateau Carreras, Córdoba, Argentina.



El material compilado de cada sala se repetirá durante todo el evento.



Sala 1



Compilado A

( Videoarte / Videoclip / Vj Reel / Registro/ Sintético)





Dido Flora (Bsas) / Only you (5:08)

Bizéfalo Vsls (Cba) / Sniff Millon Songs (Teatro Real) (6:15)

O-bri (Cba) / Lo que el río da (2:51)

Domatto María Fernanda (Cba) / Flamenco (6:52)

Farro Carles (España) / Te ví (5:57)

Reche Pablo (Bsas) / Romperse (3:07)

Bizéfalo Vsls (Cba) / Tiembla Delirio Orquesta (4:07)

Lapislázuli / Eduardo Elli (Bsas) / Hipótesis (5:49)

Cutrona Javier (Cba) / Desenvolver (3:14)

Pon Florencia (Cba) / Mírame (4:11)

Zive-YOVJ (Mar del Plata) / Ideas Abstractas (6:30)

Compilado B

(Videoarte/ Animación / Stop Motion / Sintético)



Carlino Rosario (Mendoza-Cba) / Lo siento (1:20)

Bertea Joaquín – Romano Octavia (Cba) / Lunas de Barro (4:51)

Ezcurra Joaquín (Bsas) / Little Love Story (3:05)

Gracián Ignacio (Bsas) / S/T (1:04)

Séller Mónica (Bsas) / Verano Rojo (10:38)

Álvarez Lucía (Cba) / Progreso (2:50)

Odriozola Juan (Bsas) / Torta (11:00)

Rodhes Baltazar (Confusion Group) (Arg-España) / Oink (1:24)

De la Vega Pamela (Cba) / Sin titulo (2:02)

Aguilar Paula (Tucumán) / Fases II (2:00)

Zibe-YOVJ (Mar del Plata)/ Domingo (3:23)




Sala 2



Compilado C

(Videoarte / Videoperformance / Videodanza / Documental / Registro)





Magaña Laura (España-Finlandia) / Bed (3:32)

Cachín Carmen- Comas Damián (Cba-Mexico) / La Geisha y el Indigente (2:55)

Desiré Carola (Cba) / Tríptico (12:58)

Nottaris Franco (Cba) / El fin del mito de Sísifo (2:47)

Contreras-Viva (Salta-Jujuy) / Cuadros Urbanos 4 “Ruidos” (6:57)

Mosanghini Alice (Italia-México) / Takes Two To Tango (parallelismi esistenziali) (6:00)

Perera Ana (Bsas) / De lo Primitivo (12:05)

Robles Federico (Cba-España) / Traslasierra (12:25)

Rhodes Baltazar – Gil Nuria (Confusion Group) (Arg-España) / Disculpen las Molestias (6:06)

Sferco Paola (Cba) / Marrón (2:32)

Sorrentino Juan (Chaco-Cba) / Sin títulos (8:00)
Rodríguez Suhurt Agustina (Cba) / Recognition (7:00)

Moreno Lucas (Cba) / Feliz Cumpleaños (1:00)

Calzoncillo (Cba) / Che Fai, La Trancada (5:08)

Ferreyra Iván (Cba) / Zepol (8:49)





Sala 3



Compilado D

(Videoarte)



Barbero Carla (Cba) / Bricolage (3:00)

Belmonte Mauro (Cba-Chaco) / Behave (10:20)

Burguener Yamil (Cba-Chaco) / Persiana (6:25)

Cicuttin Gabriel (Bsas) / Ocaso (6:52)

Ellenberguer Benjamín (Cba) / Traslaventana (10:50)

Marraco Valeria (Cba-Holanda) / Wo Wi Wa (2:34)

Scelso Germán (Bsas) / Un pensamiento de Laura (3:52)

Stang Valeria (Bsas) / Trayectorias (2:53)

Paul (Cba) / vertigo- veintediez-project (9:33)





Compilado E

(Videoarte)



Kortsarz Gustavo (Arg-Francia) / El Sol en tu Cabeza (4:09)

Lucero Carolina (Cba) / Noir (9:32)

Theebertbrothers (Alemania) / Silent Stay (9:29)

Colombo Laura (Cba) / Lo llevo (3:11)

Cuello Valentina (Cba) / Deseos (Línea Quebrada) (4:01)

Ellenberger Benjamín (Cba) / Romper el día (10:50)

Gandra Viviane (Colectivo Xepa) (Cba-Brasil) / Qué puede usted decir (5:30)

Magaquián Mariángel (Cba) / Masacre (3:48)

Sánchez Zelada Sebastián (España) / Dialusis (15:00)

Chango Roots (Cba) / Sojala (6:09)

Waterhouse Sferrazza Ionee (Venezuela-USA) / Crisis Mediática (3:25)
Taborda Maira (Cba) / Fetiche (2:00)



Proyecciones Individuales:



- El Halli Obeid Leticia (Cba-Bsas) / B (58:00)

(Viernes 19 hs. / Sábado 19hs / Domingo 18 hs)



- Andreotti María Rosa (La Pampa-Bsas) / Ramón Rojas – Sueños de chozas (20)

Viernes 20 hs / Sábado 20 hs. / Domingo 19hs.



- Faccin Zaconett Gianna Carla (Cba-Perú) / Ensayos del Sonido de los Dioses

Todos los días Sala 3.





-Gisela Faure (Bsas) / Resplandor -Whisper- (3:16)

Todos los días Sala 1.





Sala 4


FESTIVALES/ORGANIZACIONES/COLECTIVOS/INSTITUCIONES:::::::::::

Instituto Humano Audiovisual (España)
DVD Project (España)
Mini-lab Video UCC (Cba)
MExpo Audiovisual (FADU) (Bsas)


VIDEINSTALACION:

Juan Sorrentino
Ciro Y Laura del Barco
Bizéfalo Vsls + Federíco Gonzáles (Video Mapping)
Programación de charlas, actividades y conciertos audiovisuales en vivo.


:::::::::::::::::::::::::::::::VIERNES:::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::


Charla::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

19:00 hs:

- Gianna C. Faccín Zaconett (Perú/Cba) / Maneras de entrar a mundos. Un abordaje desde el audiovisual.


Set Audiovisuales:::::::::::::::::::::::::::::::::::::

20:00 hs:

- Cba Patricio Tosco + Valeria Uehara (Cba)

20: 45 hs:

- Ariel Gerardo Lúquez (La Rioja)

21: 10 hs:

- Breakfast (Mendoza)

- Observatorio 51 (Bsas)

22:00 hs:

- Fernando Tarrés (Imág/electrónica) + Gustavo Lorenzatti (Contrabajo) + Santiago Bartolomé (Trompeta) (Cba)

- Proyecto Alma (Jorge Castro + Lucas Gutierrez) (Cba)

22:40 hs:

- Lego Click (Cba)

- Pablo Sosa Caba (Cba)


VJs / Djs Jamm:::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

23:10 hs:

- The Sirius (Cba)
- Vj Lau Colombo (Cba)
- Vj Elebea (Cba)

- Automartin (Bsas) / Set Audiovisual

23:50 hs:

- Sylordub (Pedro D'Alessandro) (Cba)
- Freshcore (Cba)
- Nicola Vsls (Cba)

- No tune-up (Cba)

00: 30 hs:

- Magda (Cba)
- Vj Volátil (España)
- Vj 3k (Cba)




:::::::::::::::::::::::::::::::::SABADO::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::


Taller::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

18:00 hs:

- Martín Borini (Vj Ailaviu) (Bsas) /Charla introductoria al Video Jockey, aprendizaje colectivo y cooperativo.

Sets AV::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

20:00 hs:

- Cactus (México/Bsas)

20: 45 hs:

- Mauricio Valdés (México)

21: 10

- Tiempo Real + Emanuel Rodríguez (Cba) /Instrumentistas-arte sonoro-video en vivo-escritura en vivo.

- Diego V + Lothus (Bsas)

22: 00 hs:

- Nichts zu tun (Juan Sorrentino y Dolores Esteve) (Chaco-Cba).

- Daniela Kohan + Lalo Meléndez (España-Bsas)

-María del Carmen Cachín / ELEKTROMARIKOL (Cba) / Videoperformance


22: 40 hs:

Vernissage


DJs / Vjs::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

23:10 hs:

- Gustavo Sierra (Cba)
- Vj Elián (Cba)
- Veector (Fango) (Cba)

-Visual Bass + SubKlub Bsas (Cba/Bsas) / Live Set AV

23:50 hs:

- Lexdinamo (Cba)
- Ailaviu (Bsas)

- Loopers + Vj Pepetall (Cba/ San juan)

00: 30 hs:

- Relo (Bsas)
- DSG (Bsas)
- Bizefalo Vsls (Cba)

1:10 hs:

-Chelo Scotti (Cba/Alemania)
-Ceci Rosso (Cba)



:::::::::::::::::::::::::::::::DOMINGO::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

- Permanecerá abierta la muestra de video de 18 a 21 hs



TAMBIÉN

STANDS de Movimientos Culturales::::::::::::::::::

DE ACA!
ORBITAL
MASH UP
DICCIONARIO
VIBRA EN SI



Entrevista a VF
http://vos.lavoz.com.ar/?q=content/sonrian-estuvimos-filmando-0

Tuesday 8 December, 2009

Frases en Hindi...

Hola: Namaste
Gracias: Shukriya
Buenos días: Su prabhat

Te amo: Mujhe tumse pyaar hain
Te amo con todo mi corazón: Mujhe tumse dil se pyar hai
Que precioso/a eres: Kitna sundar hai tu/Kitna pyaar hai tu
Desde el fondo de mi corazón: Dil kee gaharaeon se
De verdad te amo: Mujhe tumse such me pyar hai
Mi corazón es tuyo: Dil hai tumhaara
Estoy Enamorado/a De Ti: Tumse muhabbat karte hai
Me He Enamorado De Ti: Tujhse meri lagan lagi
Estoy aquí: Main yahaan hoon
Feliz cumpleaños: Janam din mubarak ho
Ven aquí: Idhar aao
Cállate: chup kar
Dónde has estado?: Aap kahan the?
Felicitaciones: Mubarak ho
Cuídate: Upna Khyal Rakhna
Cuál es tu nombre: Aapka kya naam hai?
Mi nombre es “Adam”: Mera naam “Adam” hai
En donde estás?: Aap kahan ho?
Mi amigo/a: Mere dost
Tú me importas: Mujhe tumhare fikar hai
No sé por qué: Na Jane Kyoon
Mi corazón está lleno de amor, pero pertenece sólo a uno… a ti: Mera dil prem saey bhuraa hai, aur wuh sirf aek kaa hai … tuumhaara
Te estoy echando de menos: Phir Yaad Tum Aa Rahe Ho
Siento que muero: Phir Jaan Nikalne Lagi Hai
Me estás atormentando: Phir Mujhko Tadpaa Rahe Ho
Sin ti, qué es la vida?: Tum Bin Kya Hai Jeena
Saheli: amigo(amiga)



Thanx to Fede.

La palabra del día

Dendrochronology

Vinni Puh

AAE Conigli



http://www.aaeconigli.it/

Saturday 5 December, 2009

...back from the past : EL CHIKI CHICKI !

extract by Angélica Liddell

there it goes an extract by Angélica Liddell's blog. which i love.
i love her, who i loved deeply at first sight in Barcelona... last march.
i love her blog, que es una extención de ella.
just had to put this ...


primer día en lima


acabo de desayunar

la primera mañana que me despierto en un hotel de alguna ciudad en la que estoy por primera vez me siento muy sola, muy sola

acabo de pegarme una panzada de llorar, se me han hinchado los ojos como a un sapo, pero bueno, no tengo que seducir a nadie, así que me da igual estar horrible

"éxito" profesional y fracaso personal, todo un clásico, es una contradicción muy jodida, muy dura, espantosa, a veces, sí, una contradicción espantosa, un topicazo profundamente ASQUEROSO, DIFICIL DE RESOLVER

en el salón del desayuno he escuchado a un tipo que hablaba con su hija por teléfono, era un activista ecológico, alguna mierda de esas, a mí me la sudan los glaciares, pero a él le preocupaban mucho, decía que era triste la desaparición de los glaciares, un estúpido, esta mañana tenía una reunión con no sé qué ministro aquí en lima, y venía de rodar un documental con la bisnieta de darwin, que también era una puta activista, y el muy imbécil le dice a la recepcionista, "no me gusta que llueva en verano", no te jode, a mí lo que no me gusta es que haya una gotera en mi habitación número 24, imbécil ecologista, y encima le echa la bronca a la camarera (una indígena harta de currar) porque la papaya no estaba dulce. dios, me da tanto asco esta gente que quiere salvar el planeta y que luego se queja de que la papaya no está dulce, todo un sibarita de la gastronomía.

(hay que ser gilipollas para ser la bisnieta de darwin y dedicarse a salvar la naturaleza, si yo hubiera sido la bisnieta de darwin me hubiera cagado en los glaciares, hubiera ido con un soplete a derretirlos)

LEMBRA by Cibelle

There are times
When you wake up
And it all seems different
It was a dream
??? the sky on the ground
And all that coldness
When your heart belongs elsewhere
Under the sun, on the top of the sand
And all around you is so wet
Everything is so wet
Everything is so wet
Under the sun, on the top of the sand
And all you wanna hear is a bird call
All you want is a bird call
Só um bem-te-vi (just a bird)

Slowly
Walking through the fields
Empty heartbeat
Follow someone

Deixa pra lá

Rollercoasters in the thin rain
Now in my rainy mind
Stories slide insane
Slide insane
Slightly most, leaves under my feet
I feel my skin, it's so cold out here

Deixa pra trás

Lembra, lembra, lembra…

Que venham as flores e as águas de Yemanjá
Vem no vento, vem no vento
Pensa na beira do mar
Vem no vento, vem no vento
Pensa na beira do mar
Vem no vento, vem no vento
Pensa na beira do mar

Me deixa chegar
Me deixa chegar
Me deixa chegar

Que venham as flores e o cheiro de mar
Que venham as flores e o cheiro de mar
Vem no vento, vem no vento
Pensa na beira do mar

Lembra, lembra, lembra, lembra

CIBELLE

Louise Brooks













with a little help of my friends...




thanx to my amatissima ed adorata Ariane.

Wednesday 2 December, 2009

the quote of the day

Adoro il mio ciclo perchè grazie ad esso il mio odio per il genere maschile raggiunge livelli di odio e cinismo tali da superare i bisogni di affetto e sessuali.

extract from iXiMe's diary collection.

PARADA : POSTAL presented by BOTTEGA BUFFA DEI cIRCOvACANTI













Foto di MASSIMO GIOVANNINI
http://www.massimogiovannini.com/
http://www.mamophoto.it/
http://mamophoto.deviantart.com/

Friday 27 November, 2009

PARADA : POSTAL a RiLeggo, in quel di Trento

A Rileggo la prima di “Parada:Postal”


La Bottega Buffa dei CircoVacanti presenta Parada:Postal, con installazione video “Takes 2 To Tango” di iXiMe sabato 28 novembre alle ore 21 presso la libreria Rileggo nel quartiere di San Martino.

PARADA:POSTAL è un progetto(playground) che si propone di esplorare i luoghi di incontro in tutte le loro possibilità. Parada significa “fermata”: come la fermata dell’autobus, ma anche l’attimo sospeso in cui si incrociano due sguardi. Postal è la cartolina, il tentativo di rendere eterno quell’attimo, quel posto e condividerlo con qualcuno che in quel momento non è parte di esso. Questo gioco, alla “Compagnia Buffa dei Circovacanti” ha un valore nominale importante, dato che i suoi componenti sono sparsi in diversi e lontani luoghi del pianeta, che sfocia in una ricerca simbolica delle diverse manifestazioni dell’incontro e della lontananza.

Grazie a una fortuita serie di incontri e vicissitudini si crea una tela che unisce capi del mondo fra loro geograficamente distanti in un unico campo-giochi. Ed è in questa dimensione interculturale e nomade che interagiscono sei artiste provenienti da diverse formazioni e discipline: di esportazione messicana iXiMe (Alice Mosanghini), performer e artista plastica; di origine brasiliana Veronica Risatti, attrice e Comica dell’Arte, specializzata nei ruoli di Zanni, Servetta, Capitano e Pantalone; Joice Aglae Brondani, attrice e ricercatrice brasiliana, si specializza nello studio del clown e del buffone nell’ humus della cultura popolare e rituale brasiliana, dall’Italia la musicista Francesca Righi e la versatile danzatrice Roberta Re, infine, Ireli Vazquez, attrice-danzatrice viene dal Messico e ricerca nell’ ambito dell’arteterapia.

“TAKES TWO TO TANGO (vivo)” è una di queste ricerche, che si concentra sullo studio della relazione fra il femminile e il maschile. Si presenta sotto forma di video installazione e performance. Ci sono due personaggi proiettati su due diversi supporti, uno femminile e uno maschile. Entrambi compiono azioni molto simili e si muovono in uno stesso universo, quello del clown, ma non si incrociano mai. Parlano la stessa lingua, ma non possono dialogare, solo la musica li accomuna: il suono vero e caldo della fisarmonica.

Come in tutti i giochi, la parte più divertente è quella che comincia da quando si rompono le regole: a rompere la struttura entra uno dei due personaggi dal vivo cercando non solo di infrangere le regole del gioco, ma soprattutto di rompere le barriere che ci separano in un momento qualsiasi, in un qualsiasi sabato sera.

PARADA : POSTAL

http://rileggo.wordpress.com/2009/11/26/a-rileggo-la-prima-di-%E2%80%9Cparadapostal%E2%80%9D/

Takes Two To Tango



(New Video by iXiMe)

Sunday 22 November, 2009

Dialogos for real .

Sonar: You are like indian women, you know indian women?
iXiMe : i know Indian women...
Sonar: Yes you are like indian women, indian women have liquid heart. Heart that is liquid. Very strong, but liquid heart.

- train, 09/11/09 -

el Tè de Yogi dijo:

Love what is ahead by loving what has come before.

Thursday 12 November, 2009

The Quote of the Day

Solo a un tonto le amarga un dulce.

-dicho popular-

(have been using this as mantra)

Wednesday 11 November, 2009

Skinny Love

Come on skinny love just last the year
Pour a little salt we were never here
My, my, my, my, my, my, my, my
Staring at the sink of blood and crushed veneer

I tell my love to wreck it all
Cut out all the ropes and let me fall
My, my, my, my, my, my, my, my
Right in the moment this order's tall

I told you to be patient
I told you to be fine
I told you to be balanced
I told you to be kind
In the morning I'll be with you
But it will be a different "kind"
I'll be holding all the tickets
And you'll be owning all the fines

Come on skinny love what happened here
Suckle on the hope in lite brassiere
My, my, my, my, my, my, my, my
Sullen load is full; so slow on the split

I told you to be patient
I told you to be fine
I told you to be balanced
I told you to be kind
Now all your love is wasted?
Then who the hell was I?
Now I'm breaking at the britches
And at the end of all your lines

Who will love you?
Who will fight?
Who will fall far behind?



BON IVER



(how proper, appropiate and litteral of me. hasta casi que podrìa correr el riesgo de estar orgullosa de mi misma)

Monday 2 November, 2009

090909 (Ixime's clip!)

Domande.

Mi chiedo sinceramente come si fa ad alimentare un pozzo senza fondo.
Ci sono delle cose da fare nella vita che si devono fare, che non hanno un senso logico, eppure rientrano in una sfera di scambi umani per i quali è necessario riempire i pozzi senza fondo.
Il pozzo insito in una figlia che non si sente mai alimentata da una madre troppo occupata. Il pozzo insito nella madre che non si sazia mai dell'amore offertole, perchè ha dimenticato cosa è la fame.
Mi chiedo per quale kazzo di ragione devo essere io che mi preoccupo dei loro kazzo di pozzi e continuamente provvedere riempirli. Mi chiedo cosa resta di me in giorni come oggi, giorni in quali la mia prosciugatezza sfiora il limite della sopportabilità.
E i loro vuoti mi urlano addosso.
Se solo si potessero ascoltare, se solo si potessero vedere, se solo si potessero toccare.... ma non si puo chiedere questo, non è possibile, forse perche troppo tardi, forse perchè non è il momento, forse perchè se non ne hanno mai avuto voglia, perchè mai dovrebbero farlo oggi?
E quindi ancora una volta devo guardare in fondo al mio pozzo e trovare una goccia d'acqua per alimentare la sete altrui.
Ancora una volta devo credere nel miracolo. Perchè il miracolo c'è solo se lo puoi vedere. E solo io posso vedere questo miracolo qui.
Adesso appoggio il braccio contro il muro, premo forte gli occhi contro il braccio e poi dico "l'orologio di miilano fa tic tac!" . Di scatto mi giro e dala mia fonte sgorgherà acqua fresca. Ancora una volta.

Chega de saudade

Vai, minha tristeza
E diz a ela que sem ela não pode ser
Diz lhe numa prece que ela regresse
Porque eu não posso mais sofrer
Chega de saudade, a realidade
É que sem ela não há paz, não há beleza
É só tristeza, e a melancolia
Que não sai de mim, não sai de mim, não sai
Mas se ela voltar, se ela voltar
Que coisa linda, que coisa louca
Pois há menos peixinhos a nadar no mar
Do que os beijinhos que eu darei na sua boca
Dentro dos meus braços os abraços
Hão de ser milhões de abraços apertado assim
Colado assim, calado assim
Abraços e beijinhos e carinhos sem ter fim
Que é pra acabar com esse negócio
De viver longe de mim
Não quero mais esse negócio
De você viver assim
Vamos deixar desse negócio
De você viver sem mim


(Tom Jobim & Vinicius)

Wednesday 28 October, 2009

The Quote of the Day.

Sa las robes a van mâl, el cuarp no à di sufrí.

-Ermes,clase48-

Sunday 25 October, 2009

Existrans Paris 10 octobre 2009

Sabato 10 ottobre 2009, si è tenuta, a Parigi, la tredicesima marcia delle-i trans, intersessuali, sex-workers e di tutt* coloro che le-i sostengono


"Lottare contro queste disuguaglianze, questo è lottare anche contro le discriminazioni, la precarizzazione e le violenze contro le persone trans, intersessuali e le-i sex-workers.

Per tutte queste ragioni, e per interpellare direttamente il Ministero della Salute, le persone trans, intersessuali e quelle-i che li sostengono vi invitano a raggiungerli per la marcia dell'Existrans che avrà luogo a Parigi, il 10 ottobre 2009 alle 14, dalla metro Jourdain a place de la Republique."



Esigiamo :

- La depatologizazione dell’identità trans ed il suo ritiro dagli elenchi internazionali in quanto malattia mentale (DSM IV Diagnostique et Statistique des Maladies Mentales, Diagnostica e Statistica delle Malattie Mentali e CIM10 Classification Internationale des Maladies, Classificazione Internazionale delle Malattie).

- La depsichiatrizazione effettiva dell’identità trans perché è inammissibile che le differenti tappe della transizione restino sottomesse al buon volere degli psichiatri.

- La riconoscenza della transfobia in quanto discriminazione, allo stesso titolo di razzismo o omofobia, e di conseguenza, la presa in conto della transfobia da parte dell'Alta Autorità di Lotta contro le Discriminazioni e per l'Uguaglianza (HALDE, Haute Autorité de Lutte contre les Discriminations et pour l'Egalité).

- Un reale scambio tra i HAS (Haute Autorité de Santé, Alta Autorità di Sanità), il Ministero della Salute, le persone trans e le associazioni che li rappresentano affinché i trans, che sono i soggetti interessati, siano infine autori-rici nella revisione del rapporto sulla presa in considerazione dell’identità trans in Francia.

- La soppressione del ricorso alle perizie mediche, umilianti e spesso vissute come degli stupri, e questo anche per quelle persone che sono state operate all'estero.

- Un accesso facilitato al cambiamento di stato civile, senza sterilizzazione forzata.

- Lo scioglimento completo delle squadre dette "ufficiali".

- Il rispetto dell'articolo R4127-6 del code de Sécurité Sociale (codice del Servizio Sanitario Nazionale) che garantisce a ciascuno la libera scelta del proprio medico.

- Il rimborso al 100% delle spese mediche di transizione senza condizioni, comprese le operazioni effettuate all'estero. La fine delle operazioni sui bambini la cui vita non è in pericolo e dei trattamenti di normalizzazione prescritta senza il consenso del bambino e/o dell'adulto intersessuale.

- Un cambiamento del rapporto medico/paziente.

- Una formazione di medici, particolarmente chirurghi, atti alle operazioni chirurgiche che riguardano la sfera transessuale.

- Una formazione del personale sanitario, particolarmente del personale di accoglienza negli ospedali, particolarmente competente rispetto alla scelta d’identità trans, e ciò in partnership con persone transessuali.

- Degli studi epidemiologici riguardo alla salute delle persone trans ed in particolare prevalentemente sull’HIV-AIDS.

- Delle campagne di prevenzione contro le IST (Infections Sexuellement Transmissibles, Infezioni Sessualmente Trasmissibili) in direzione delle persone trans.



Firmatari:

Act Up-Paris – AIDES – APGL Rhône-Alpes – ARIS – Begay – Chrysalide – Contact Lyon – Etudions Gayment – L’Inter Trans – Keep Smiling – La LGP de Lyon – Le Forum Gay & Lesbien – Le MAG – Middlegender – Orfeo – OUTrans – Pink Freak’X.




(DAL SITO http://ideadestroyingmuros.blogspot.com/)

Friday 23 October, 2009

Dadamatto.

little pearl i recived from a good friend.


Thursday 22 October, 2009

Stainless rage (ORA DI BASTA)

volevo postare ORA DI BASTA , uno nuovo.
ho anche preparato le foto .
poi, ma solo poi mi sono ricordata che sta connessione internet non mi permette di uplodeare foto. "ma solo poi".
ORA DI BASTA è nato come idea di manifesto, nel senso di poster, di locandina.
una cosa da spalmare su un muro . anche se virtuale chiaro.
ORA DI BASTA è nato da un grido, che voleva essere ascoltato.
dunque oggi era ora di un altro ORA DI BASTA, ed è stato così .
solo che questa volta ORA DI BASTA è stato un grido e basta.

stainless rage.

non ha ibrattato niente.
eppure ha funzionato comunque.
modulare la fuoriscita è lo scopo di ORA DI BASTA.
e l'ho capito solo oggi.
che alle volte non c'è bisogno di sputare la rabbia in faccia a qualcosa, in muro a qualcuno.
alle volte basta sputare.

Wednesday 21 October, 2009

REBETICO

LA MUSICA DEI GRECI DELL'ASIA MINORE

Rebetico è la musica suonata e cantata dai Rebetes. Il termine “rebetico” implica un attributo. Descrive un tipo caratteristico di uomo, di mentalità, di comportamento, di posizione e di modo di vivere particolari. Il Rebetis è un anticonformista per eccellenza. Egli rifiuta il potere istituzionale, ma in nessun caso aderisce ad azioni militari contro di esso. Si propone come elemento esterno alle conformità sociali, essendo così considerato spesso un emarginato. Malgrado questo, non si identifica con il mondo sotterraneo. E’ volontariamente provocatorio, adotta una lingua “slang” e quasi sempre indossa un’arma. Un Rebetis comunque appartiene alla gente povera, comune e non privilegiata. L’istituzione lo denomina “straniero”.
La parte basilare della musica “Rebetico” ha le sue radici nell’area geografica della Grecia moderna. La prigione e i cosiddetti “tekedes”, i caffé in cui i Rebetes si ritrovavano a fumare hashish, erano i luoghi principali dove il Rebetico di suonava e veniva ascoltato, esclusivamente da uomini; gli strumenti principali erano il bouzouki e il baglamas. Alla fine del XIX secolo, comparve un altro genere di musica: “il caffé Aman” emerse nei grandi agglomerati urbani della Grecia, ma soprattutto nell’Asia Minore, come Costantinopoli e Smirne. Si trattava di caffé musicali, in cui i greci di classe media si intrattenevano. La musica suonata nei caffé Aman era ricca ed astuta, capace di soddisfare le richieste e il gusto di un pubblico colto e di alto rango, sia socialmente che per quanto riguardava la loro educazione.

Molti rifugiati si unirono ai Rebetes, familiarizzando con i loro strumenti e la loro musica. Di conseguenza, gli uomini d’affari rifugiati aprirono i loro “caffé Aman” nei quali i musicisti Rebetes vennero impiegati. Quindi, dal momento in cui il Rebetico uscì dai limiti ristretti della prigione e dai tekedes, cominciò ad attirare più ampi strati sociali. Nel frattempo la musica folk greca, prodotto di una società agricola, aveva raggiunto gradualmente il punto di saturazione. Dopo una lunga fioritura essa non poté ispirare altro, a causa di un nuovo sviluppo urbano. Lo spacco era evidente; l’unione di due mondi, i rifugiati ed i rebetes, arrivò a riempirlo. In questo modo si crearono le circostanze affinché il Rebetico si allargasse a livello nazionale.

Monday 19 October, 2009

Trautonium




In 1927 the 'Rundfunkversuchstelle' RVS was founded in Berlin with the intention to examine the relationship between music and Technique in broadcasting. There Dr. Friedrich Trautwein became a Professor for musical acoustics in 1929.
Trautwein has had the idea of developing an electrical musical instrument. Because of the budget the instrument should be an easy construction.
He finally had the idea to clamp a resistor wire - in a little distance and electrically isolated - above a long metall rail. He connected a glow lamp and a tube to the construction. The grid voltage of the glow lamp was determined by the point, where the resistor wire touches the rail while playing. This changes the frequency of the oscillated Saw Tooth Wave and thereby the pitch of sound.
The so in labor developed gear - the first Trautonium - was prepared for demonstration in 1930.



Oskar Sala, Paul Hindemith and the pianist Rudolph Schmidt did play compositions by Hindemith at the Festival Of New Music in Berlin. Motivated from the great response on the first concert immediately afterward the "Concertino für Trautonium und Streichorchester" followed also composed by Paul Hindemith. This piece was performed first in Munich on a convetion for radio-music in 1931.
The Trautonium also gave his first debut on making movie-sounds in the 1930 Movie "Stürme über dem Mont Blanc" by Arnold Franck, where Oskar Sala realized the sound of a propeller plane.
At the 'Berliner Funkaustellung' 1932 there had been presented the electrically instruments of Theremin and Trautwein, amongst other. The highlight of that event was the common performance of the overture of the 'Thieving Magpie'.
The acceptance that the new Instrument gathered is best seen in the production of the Volkstrautonium in 1933/34 by Telefunken in a small series.




(this Post is obviously dedicated to my dear friend Bea... così la prossima volta che non ti ricordi vieni qui e lo trovi!)

Friday 16 October, 2009

Viaje a la India - Ch2 : Airport and Landing

Mumbay, 22nd of July 2009.


In fondo alla coda dei documenti, o meglio dove si imbocca la coda per il controllo dei passaporti ci sono tre banchi, su due dei quali c'è scritto "Non compilare qui i moduli" . Sul terzo, quello centrale c'è una ragazza appoggiata compilando il suo modulo, nel giro di un minuto ci sono anche io, sbircio i suoi documenti e giurerei che ha il passaporto italiano. Vado a prendere le valigie e mi trovo di nuovo accanto a lei. Glielo chiedo "Anche tu italiana?" "Sì".
Pantaloni rosa, maglietta bianca e tutte le caratteristiche per starmi simpatica, ecco Chiara che approda alla mia vita nei miei primi passi di ritorno in India. Chiara ha la mia età ed è di Mantova. Lei è qui per visitare il suo moroso.
È molto strano per me essere all'estero e parlare con un italiano : ho rinnegato per anni la mia nazionalità... (purtroppo troppo spesso bisogna fingere di essere qualcos'altro per sfuggire ai pregiudizi seminati da qualche scortese conazzionale).
Ma Chiara è un bellissimo raggio di sole che illumina la mia nochecita de viaje. Presto conosco il suo fidanzato: Giovanni, anche lui italiano, che lavora a Calcutta. Chiara e Giovanni sono una bolla d'amore dentro la quale mi sento protetta. Protetta persino da me stessa e dalla mia instabilità dovuta dal continuo flusso e riflusso di emozioni che già mi sta provocando questo viaggio.
Salto in taxi con loro .
Somehow lascio che si prendano cura di me: che mi portino al loro hotel, nel taxi in cui è arrivato Giovanni.
( Chi l'avrebbe detto? Se un indovino mi avesse detto: "arriverai a mumbay e te andrai dall'aeroporto in un taxi con una coppia di italiani" gli avrei riso in faccia)
Dal taxi, di notte, Mumbay mostra alcuni profili, seducente, misteriosa e caotica come la ricordavo.
Milioni di pensieri rotolando per la mia testa, il mio corpo alimentandosi di quest'aria così umida e avvolgente.
A momenti è troppo il caos esistenziale e fisico e sento che sto per scoppiare a piangere, ma a lato mio c'è Chiara, entusiasta di fumare un bidi, ci scambiamo un paio di battute e tutto torna a pomapare verso sù.
Arriviamo alla locanda e mi danno una stanza.
Poi noi tre si va all'entrata e si condivide qualcosa da mangiare, si fa un po di chiacchere. to share. compartir.
Poi a nanna.

Thursday 15 October, 2009

Sajna Ji - oh yeah !





ya que esta madre no me deja subir fotos... aprovecharè pa subir todos los videos que se me hinchen... je!

Tuesday 13 October, 2009

The Quote of the Day

"I have little doubt that when St. George had killed the dragon he was heartily afraid of the princess."

- The Victorian Age in Literature
G.K. Chesterton

Monday 28 September, 2009

The Tradition of Capoeira Angola


The martial art and ritual combat dance know as Capoeira is one of the primary expressions of an African, specifically Kongo-Angolan, continuum in Brazil. Its origins may go back as far as the 16th century, when slaves from western Central Africa arrived in Salvador and the surrounding Recôncavo region. They came in great numbers throughout the 17th centruy, when they formed the majority of slaves in Brazil. Parts of Angola were almost depopulated in the process. Since Angolans were the first of the large African groups in Brazil, they came into contact with the Amerindians and caboclos, people of Portuguese-Amerindian descent. To this day in Brazil, one often finds Angolan and Amerindian elements closely associated, as in the expression caboclos de Aruanda, literally Indians from Luanda, the capital of Angola. In Afro-Brazilian religious contexts, a caboclo is the spirit of a dead Indian, and Aruanda means something like "spiritland."


It is not surprising then that the word capoeira is believed by many to have a possibly Amerindian etymology, although the word may also be of Portuguese or Bantu origin. The slaves brought to Brazil were replacements for indigenous laborers from whom they learned agricultural techniques. A generally accepted theory of the origin of the word capoeira is that it comes from the Tupi Indian ka puêra, meaning "secondary growth, the grassy scrubland that sprang up after virgin forest had been cleared for planting." The implication is that such clearings were secluded spaces hidden from the plantation's overseer's eyes where African slaves might freely perform their dances. The word also carries the connotation of escaping to the "bush".

There are many claims regarding the origins of Capoeira. Everybody agrees that the prescence of capoeira in Brazil is directly connected to the importation of African slaves by the Portuguese. Exactly in what form it arrived and how it evolved is the subject of much speculation and debate. There are some historical documents that support one premise. In an old letter by Albano de Neves e Souza, it is stated that "N'golo is capoeira". Albano wrote that N'golo was an acrobatic zebra dance performed by young males of the Mucope people in Angola. N'golo also had a competitive aspect, in that the one chosen as the best dancer was able to chose a bride without having to pay the bride's family a marriage fee. The famous Capoeira Angola master Vincente Pastinha stated that his own teacher, a man from Angola named Benedito, told him that capoeira came from the N'golo dance. However, there are many other theories about capoeira's origins.


Capoeira Angola is a multiform phenomenon. It draws elements from dance, fight, ritual, and musical performance. It is a person's way of defense, and it is also a form of entertainment. This is shown by some of the words used in refering to it, such as "brincadeira", "vadiação", meaning merriment, entertainment; and by the fact that it was frequently played when individuals were resting from their work, particularly sailors and laborers on the docks.


Capoeira scholar Ken Dossar writes:
The object of the game is for the capoeiristas to use finesse, guile, and technique to maneuver one another into a defenseless position, rendering them open to a blow, kick or sweep. Only one's hands, head and feet are allowed to touch the floor. Generally there is no contact from strikes. An implied strike is more admired; particularly when the opponent has been clearly manipulated into an indefensible position. All strikes, evasions, and counterstrikes are woven together creatively during the course of a game. The freedom to improvise and create openings keeps capoeira's action fluid and fresh.

Mestre João Grande often describes Capoeira Angola metaphorically. He explains that Capoeira Angola is like a plant growing up from the ground; it starts small, but with time it can grow into a large tree. This refers not only to the fact that it takes time and patience to learn but also that the game itself should start on the ground.

Sometimes in class he'll ask people "What does the fish do"? Answer: Fish 'ginga' (the basic move of capoeira angola) as they move through the water! Or he'll ask "What do monkeys do"? Answer: Monkeys 'au!' (a capoeira style cartwheel). He also likes to say that Capoeira Angola is something good to eat. He deeply believes that Capoeira Angola gives many positive things in life. Mestre wants his students to understand the practice, philosophy and tradition of Capoeira Angola, as he was taught by Mestre Pastinha.


Mestre Pastinha explained:
I practice the true capoeira angola and in my school they learn to be sincere and just. That is the Angola law. I inherited it from my grandfather. It is the law of loyalty. The Capoeira Angola I learned, I did not change it here in my school....When my students move on, they move on to know about everything.

These are some examples of what Mestre has to teach about Capoeira Angola. If you wish to learn more, come by the academy and speak with the Mestre himself, he's very patient and loves to share his knowledge.


Portions excerpted from "Capoeira Angola and Mestre João Grande" by C. Daniel Dawson, the liner notes by Morton Marks, Phd from "Capoeira Angola 2" Smithsonian Folkways Recordings and "Capoeira Angola: More Than a Martial Art" Karate/Kung Fu Illustrated August 1988 by Alejandro Frijerio, Phd.

CAPOEIRA ANGOLA CENTER OF MESTRE JOÃO GRANDE



in the photo: João Pequeno and João Grande by the docks.


source: http://www.joaogrande.org

Thursday 24 September, 2009

Shantaram

« Gli affamati, i morti, gli schiavi. Il ronzio quieto e ipnotico della voce di Prabaker. Esiste una verità più profonda dell’esperienza, che sta al di là di ciò che vediamo, persino di ciò che sentiamo. È una categoria di verità che separa ciò che è profondo da ciò che è soltanto razionale: la realtà dalla percezione. Di solito questa categoria di verità ci fa sentire inermi, e capita che il prezzo da pagare per conoscerla, come il prezzo da pagare per conoscere l’amore, sia più alto di ciò che i nostri cuori sono in grado di tollerare. Non sempre la verità ci aiuta ad amare il mondo, ma senza dubbio c’impedisce di odiarlo. L’unico modo di conoscerla è condividerla da cuore a cuore: proprio come Prabaker me l’ha raccontata, proprio come ora io la racconto a voi. »

-Gregory David Roberts-


haven`t read the book yet... but sounds good to me so far...

Wednesday 23 September, 2009

Kajra Re

as wisely sugested today on Armando Miguelez' facebook wall... jeje.


Friday 18 September, 2009

Diario de Viaje a la India - Photo: AIR INDIA

Diario de Viaje - a la India : ch.ONE - Flight

Aeropuerto de Venezia, 21 Julio 2009, en la madrugada.
Mi madre a lado mio, totalmente en el papel de los viejos tiempos:intentando arreglar cosas por mi, como si no hubiera en estos años recorrido miles de kilometros por el aire, hablado con centenares de azafatas. Inclusive corre a decirme, justo antes de entrar al chequeo de los rayos X, que me acuerde de comprarle un regalo a mi hermana.
El vuelo: alemania todo bien: una niña sentada a mi lado - yo durmiendo .
Llegar a alemania fue un poco raro - no reconocì nada de ese aeropuerto que hace tanto tiempo ma llevò a la India. Además todo estaba raro : los tranfercentre abandonados y yo sin check-in. No sè como sucedió . Caminè sin pensar, en verdad sin hacer un pensamiento lógico. Y lleguè al lugar donde tenìa que llegar, al gate corecto jus like that. en fin fuerte. Una cola enorme. Todos indians.
Me compro un agua. Un puto asalto : tres euros treinta centavos por medio litro de agua.

Lo que pasò en alemania con el asalto del agua :
La tipa, la commessa, probabilmente esteuropea si sforzava molto di farsi capire in inglese con i clienti, poi quando è il mio turno molto tranquillamente mi parla in tedesco.
Mi dice che fa 3 euro trenta centesimi (quando invece c'è scritto 3 sul cartellino) le chiedo se ho capito bene e dice che si che per le tasse.
Ma la cosa che mi ha colpito molto è stata la scioltezza con la quale ha dedotto che io ero di lì somehow.

Me formo en la cola con los indians.
Despues de un rato llega una azafata alemana y dice que nosotros (refiriendose a mi y a otros 3 alemanes) nos tenemos que poner en otra cola, la de la izquierda.
Asì que los indians en su cola y los blancos en la otra...el genero de cosas que me cuesta entender.
By the way era anche saltato il sistema e quindi per esempio il mio biglietto è stato scritto a mano.
Dopo un po' cominciano a chiamare i numeri dei posti per salire... e li danno al contrario "dal 84 al 64" e così via.
Finalmente si sale in aereo .
Per mia poco piacvole sorpresa mi tocca un posto in mezzo a due uomini. Cosa che non mi piace mai.
Comunque mi siedo dicendomi che la volta che mi è toccato un volo di dieci ore con di fianco solo una donna è stato fra i peggiori (comparabile solo con il volo dei cinesi scalpitanti seduti proprio nei posti dietro il mio).
Poco dopo essermi seduta il tipo seduto di fianco alla finestra comincia a parlarmi. Odio le conversazioni con i compagni de asiento in aereo. Cerco comunque di rispondere cortesemente. Il tipo è un marpionazzo tipico: gordito, sinuoso, serpentoso y pesado. Mi fa tutta una conversazione molto sui generis, io cerco solo di essere gentile... come al solito penso che sia meglio sforzarsi di andare d'accordo anzichè essere scostanti e mala onda. Poi cerco di dormire. Non ci riesco molto e il volo tarda a partire... fa caldo e l'aria condizionata spara un misto di odore strano e fiotti di aria tiepida. Quando il volo finalmente parte, finalmente parte. Accendo la tele e micomincio a gardare un film.
Poco a poco mi sorge un sospetto che in breve è una certezza: il marpionazzo si sta masturbando.
Con una mano sotto la sottile copertina color beige fornita da Air India si tocca e si sfrega per corti tratti. Ad un certo punto tira fuori entrambe le mani, si stropiccia gli occhi, la faccia e avvicina le mani al naso. Riprende la posizione anteriore.Come al solito penso no, no, non puo essere così. Ma dopo un paio di guardate alla posizione della mano e studiato lo sviluppo ritmico del movimento, ne sono certa: il tipo si sta facendo delle veloci e intense sessioni segaiole.
Ed eccomi immersa nel problema di che fare. Il tipo a me non mi toccaa. Posso continuare a guardare il mio film, se non fosse che i suoi movimenti sono ogni volta più ingombranti ed entrano nel mio campo visivo. Che fare? Lo guardo in faccia e gli dico "State bene"? o "Volete una mano"?
Sempre queste situazioni mi risultano oltremodo imbarazzanti : se lo denunci è capace di dire "ma io non facevo niente!" quindi rimedio sulla soluzione più elegante e discreta: vado a chiedere un cambio di posto.
Mi piacerebbe parlare con una femmina, ma mi trovo invece uno steward sikh, con todo y turbante blu. Chiedo il cambio di posto, lui e` molto gentile ma non si sbilancia. Dalla disperazione sfodero la parola "unconfortable" per dire che qualsiasi posto sarebbe migliore di quello, che dove stò è proprio "SCOMODO". Mi stupisco della difficoltà che comporta dover dire che c'è un segaiolo che esercita il suo polso proprio di fianco a me. Per fortuna arriva un donnone di hostess avvolta nel suo saari di acrilico e mi dice che dovrebbe esserci un posto dietro.
Ed eccomi qua seduta sul corridoio di fianco a un tizio che si rimpilza di birra, salatini e film di Bollywood, rutta e canticchia la canzoncine dei musical. Che pace!

Thursday 17 September, 2009

Mientras haya ejércitos habrá guerrilla

1808-2008: mientras haya ejércitos habrá guerrilla


Mi forma de hacer teatro es una guerra de guerrillas y también pienso que la causa es justa.

Intento hablar de la educación, de los medios de comunicación y de la voluntad política, porque está globalizada la incultura y el ocio, o la banalización del ocio, porque antes se asociaba a algo elevado, como la lectura, las charlas, y ahora es ir a un centro comercial y pasar allí el día o ir a ver un musical cutre.


Tengo la virtud, más o menos, de meter el puñal sin que la gente casi se de cuenta, eso lo he logrado con los años, con el lenguaje que fui creando, pero mientras lo hago entretengo, porque en mis montajes pasan muchas cosas, hay humor..., lo cierto es que tengo ese truco de estilo, esa trampa, sino sería un tostón lo que hago.


También me apetece reflejar en el teatro puntos abstractos y oscuros, porque el teatro creo que tiene que ser más oscurantista y no tanto el espejo de la realidad, ¡qué coño de espejo!, tiene que proponer otras realidades poéticas, que le gente vibre, tenga envidia, intente invertir todos los valores....; la vida fluye a escondidas, las cosas más interesantes son las misteriosas, las que no acabas de comprender, para que a través de ellas nos demos libertad para la locura. Por lo general el teatro refleja lo normal, hace casi una exaltación de lo cotidiano, pero la realidad no es sólo lo que se ve, pasan cosas ocultas, misteriosas, que no se acaben de comprender del todo, eso se llama poesía, ¿no?


Rodrigo García

enuna entrevista por El País

Friday 11 September, 2009

tanto amor y avergonzada...

Cardo o Ceniza

Cómo será mi piel junto a tu piel
cómo será mi piel junto a tu piel
cardo o ceniza
cómo será…

Si he de fundir mi espacio frente al tuyo
cómo será tu cuerpo al recorrerme
como mi corazón si estoy de muerte…
mi corazón si estoy de muerte

Se quebrará mi voz cuando se apague
de no poderte hablar en el oído
y quemará mi boca salivada
de la sed que me queme si me besas
de la sed que me queme si me besas


Cómo será el gemido
y cómo el grito
al escapar mi vida entre la tuya
y cómo el letargo al que me entregue
cuando adormezca el sueño entre tus sueños

Han de ser breves mis siestas
mis esteros despiertan con tus ríos
Pero...
Pero...


Pero cómo serán mis despertares
Pero cómo serán mis despertares
Pero cómo serán mis despertares

Cada vez que despierte avergonzada…
cada vez que despierte avergonzada…
Tanto amor, y avergonzada…
tanto amor, y avergonzada.



Liliana Herrero
"el diablo me anda buscando"

Thursday 27 August, 2009

The Quote of the Day

I feel sorry for you people who don't drink, i really mean it, cause when you wake up in the morning that's as good as you are gonna feel all day!

-Dean Martin-

Sunday 23 August, 2009

Arrête là, menina

Arrête là, menina
Il faut pas forcément s'attacher
Seu amor, hmmm, é tanto
Se não for, você vai se prender
E se for só paixão
Quem se perde é você
Le temps passe vite pour toi
Pra morar num amor que não há
Amor

O amor
Cada, cada, pétala de flor
O amor
Abre no seu tempo, amor
Cada, cada, pétala de flor
Abre no seu tempo, amor

Arrête là, menino
Il faut pas forcément s'engager
Se é amor, oui attends
Se não for, você vai se perder
E se for só razão
Quem se prende é você
Le temps passe vite pour toi
Pra morar num amor que não há
Amor

O amor
Cada, cada, pétala de flor
Abre no seu tempo, amor
O amor
Cada, cada, pétala de flor
O amor
Abre no seu tempo, amor
O amor


Arrête là, menina
Il faut attendre le moment parfait
Um pouco de sol, de ar
Car l'amour prend du temps
Car l'amour prend du temps

Cada, cada, pétala de flor
Abre no seu tempo, amor
O amor



-CIBELLE-

Thursday 13 August, 2009

Tingya

'TINGYA' bags Best Child Actor Award at the Alpha Gaurav Puraskar

One More Thought’s film “TINGYA”Produced by Ravi Rai and directed by Mangesh Hadawale has added yet another feather to its cap. A great achivement for a small kid Sharad Goyekar(Tingya) that he bags award as Best Child Actor Award at reputed marathi film awards ‘Zee Alpha Gaurav Awards 2008’.

TINGYA is also selected in the competition section for the forthcoming MAMI festival. And going by the strings of awards that the movie has roped in, producers are absolutely upbeat. TINGYA which is due for its theatrical release on 29th February has also been selected in the Indian Panorama section of International Film Festival of India. “TINGYA” also selected for screening in the category for Director’s First/Second in the Asian Film Festival

A brilliant effort by the debut director Mangesh Hadawale and the sensitive producer that he had in Ravi Rai this insightful and perceptive portrayal seems to have caught the attention of Juries at various festivals.

Presented by One More Thought Productions TINGYA won two awards at the recently concluded Pune Film Festival. Its is awarded the BEST INTERNATIONAL MARATHI FILM AWARD by the eminent national and international Jury.

The Award was presented by Bollywood’s noted film director and Producer Shri Subhash Ghai. Award was received by Ravi Rai of Small Town Boy Productions

Another prominent award goes to the little boy Sharad Goekar who plays TINGYA. This village boy who comes from the same surrounding, an absolutely NON –Actor bagged the Critics Awards for Best Actor Award. This Special jury award was given to the Master Sharad Goyekar for his excellent performance as “Tingya” by the popular Actress Rati Agnihotri.

Thrilled on receiving these awards Parvez Damania said, “, Azam Khan, Ravi Rai and myself at One more Thought Entertainment, are thrilled at this appreciation for our first film together. Our aim is to produce not just commercial movies but also contribute towards such meaningful sensitive cinema. It reinforces our faith and motivates us further to explore such subjects.”
Speaking on the awards, Ravi Rai producer said, “I realized way back that apart from entertainment, cinema has other wings as well. Creativity for me personally is something that disturbs me. It is born out of a disturbed mind. The life of farmers in India right now is in a phase that is very dark, tough and turbulent. Approximately every 9th hour a farmer commits suicide. The newspapers reports disturbed me everyday. I wanted to make a film..What? and How? I never knew till Mangesh came up with this subject and I knew I was doing it.”

Tingya is a painstakingly meticulous film about an emotional love story between a bull and a boy. It inquires through Tingya's innocence the validity of existence. It queries the order of the alive and breathing. Is it the man, animal, bird and the sea or vice versa. Who regulates and classifies the categories.




http://www.marathimovieworld.com/news/tingya--bags-best-child-actor-award.php

om shanti om

Monday 13 July, 2009

The Quote of the Day

still and always in love with Pina Baush:

La danza es indistinguible del teatro, y esto debe ser una exploración de la condición humana

NO ME INTERESA EL MOVIMIENTO, ME INTERESA LO QUE MUEVE A LAS PERSONAS.


-Pina Baush-



apuntes robados a mi Florecita linda del corazón.

Friday 10 July, 2009

non c’è niente da spiegare

scegli il momento per non parlare
risparmia il fiato e lasciati capire
so che ti vorrei sapere
di più di quanto non so
che mi sapresti parlare
se solo se, solo se
che mi sapresti ascoltare
se solo se...

Scioglilingua veneziano ... made in marghera.

aminosomiga aminosomigasa aminosomiga

Saturday 27 June, 2009

Noche de San Juan

ci sono cose che si danno per scontate e poi finiscono per anchilosarsi, per diventare istituzionalizzate e poi morire di sete.
Esempio molto semplice : passare le feste in famiglia, con i cari dove per cari intendo queridos proprio.
In generale proprio una attività il cui solo pensiero mi fa venire una pozza di latte alle ginocchia.
Svolta epifanica : Fiesta de San Juan .
Da anni mi interessa sta storia della festa di San Juan: notte magica, data in cui si raccolgono le noci ancora verdi per poter fare il nocino...en fin.
Quest'anno per la prima volta la festeggio, anzi la festeggiamo.
La Negra ed io arriviamo a casa, la Negra comincia a cucinare, io accendo la mia candela e la metto nella meravigliosa supercucchi lanterna che mi ha appena regalato Alessio.
Poi arriva Alessio, prepariamo bicchieri per quattro, sì perchè la nostra comunità è composta da quattro. Una volta pronti per cenare, siamo usciti ad accendere il primo fuoco d'artificio per determinare il principio ei festeggiamenti.
Non so piegarlo bene, ma i tempi delle azioni sono proprio diversi, il colore delle cose è diverso... all'apparecchiare la tavola così, al servire i cibi, al metterli sulla tavola in quel modo si costruisce una dimensione fatta di affetto che genera una bolla... una bolla che naviga in una dimensione diversa, quella che si può esplorare in una notte di solstizio... abbiamo chiamato Joice per telefono per dirle che il suo bicchiere era lì per lei ed era pieno .. eppure la mattina dopo avrei giurato che Joice era lì con noi... avrei giurato di vederla ridere come solo lei fa, di fianco a me...credo che a partire da quel momento lì ho cominciato a sentire una sensazione di famiglia. della forza che può generare l'affetto fra le persone. del livello magico che si può raggiungere atttraverso/con l'amore.
e penso che i nostri antenati erano molto più svegli di noi su questo punto e quindi per questo stavano insieme in momenti come questo.
Poi ci siamo preparati ad uscire con i foguetes, i fuochi d'artificio e il petardo UNO, un raudo per la precisione! abbiamo preso una strada che si tuffava in mezzo ai campi. A questo punto è quasi mezzanotte e noi camminando nel buio della campagna potevamo guardarci in faccia .. un fenomeno che mi ha oltremodo strabiliato: faceva buio ma ci potevamo vedere, proprio chiaramente vedere le espressioni della faccia... come se fossimo in norvegia, dove il sole estivo non ti abbandona per la notte.
il tutto scientificamente e noiosissimamente spiegabile dal fatto che il cielo fosse nuvoloso e blablabla... ma per me ci sono cose obiettive e spiegabili che succedono in un momento specifico ed è questa combinazione che genera il "miracolo".
Abbiamo acceso i nostri fuochi in un preciso ordine e concluso il tutto con il botto del raudo.
Sulla strada del ritorno abbiamo trovato un cagnolino molto ma mooolto cuccicucci che non stava molto bene, lo abbiamo coccolato e messo in salvo. Un cane piccolino, molto bello, con un anima molto dolce.
Poi siamo rientrati a casa... non so bene come perchè i ricordi fanno un fade out...
sicuramente si avrà fumato l'ultima cicca, si avrà bevuto l'ultimo sorso di cashasa e poi a nanna.. mentre le nostre candele bruciavano sul balcone delle nostre stanze.