Monday, 6 October 2008

sole rosso fra edifici grigi

oggi sono uscita in strada senza reggiseno. moi, que nunca puedo salir sin algo que me tape o me sujete. son dovuta uscire così perchè non avrei potuto fare altrimenti... dopo una notte pressocchè insonne tempestata dalle zanzare e da pensieri vertigginosi. E dunque eccomi in strada tipo alle sette di mattina, senza alcuna ragione apparente, il corpo caldo e sopratutto senza reggiseno. Giro per las cuadras al rededor de mi casa, il tiepido sole sbuca rosso fra gli edifici. Vomito al mio specchio la mia condizione di nudità. E poi riprendo a respirare profondo.
Decido di andare a un caffe al quale ho sempre voluto andare ma non ci sono mai andata...si chiama La Habana e sta a un paio di strade da casa mia. È difficile determinare perchè se ho sempre avuto molta voglia di conoscerlo, non ci sia mai stata. e soprattutto non ho voglia di chiedermelo adesso. Cammino cammino e arrivo al famoso caffè La Habana. Faccio per sedermi a un tavolo, quasi appoggio le mie natiche sulla seggiola di vimini, ma mi rendo conto che l'altro tavolo , quello di fronte a me riceve una fantastica luce mattutina.. e rimetto la sedia pressapoco al suo posto e vado all'altro tavolo. Chiedo un cafeconleche y un pan dulce, extrañamente scelgo una banderilla ... qualcosa nella pronuncia delle sfoglie nelle parole della cameriera mi ha portato lì, alla banderilla. Il caffè non è spettacolare come credevo, ma è definitivamante migliore di quello dei cinesi che visito di solito. La banderilla è stato un incontro innaspettato. Eccomi al mitico caffè La Habana e non è così veracruzano come speravo. ni modo. Ciò mi fa pensare che le cose bisogna proprio provarle per sapere di cosa si tratta. Mi fa pensare che lanciarsi a caduta libera è l'unico modo di sapere cosa c'è in fondo. (intanto fatalità o disegno divino alla radio suona questo). Poi è ora di alzarsi ed andare... vado alla cassa, queste ridicole casse con il vetro che non riesci a vedere... pago , mi da il resto e dice qualcosa, rispondo grazie ed esco. Una volta in strada prendo lo scontrino per metterlo in tasca e mi rendo conto che ho sbagliato di pagare, mi mancava da pagare un dollaro, forse è questo che diceva lei. Sono assalita da un pensiero che testualmete cito "ma chi se frega!" e continuo a camminare , nè piu lento ne piu veloce... se ne hanno bisogno mi cercheranno in strada. La mancia, la cosa più importante l'avevo lasciata sul tavolo e anche abbondante. Continuo a camminare ed è stato camminando in quel momento lì che mi sono accorta di essere senza reggiseno. E chi se frega....

1 comment:

iXiMe said...

http://www.youtube.com/watch?v=VfwlDbUuJ50&feature=fvst ?