Wednesday, 24 November 2010

foto dal treno : - piccolo re mida della luce -

alla mia destra il lago di caldonazzo baciato dal tiepido sole mattutino, le poche foglie gialle sugli alberi quassi completamente spogli ...
di fronte a me una giovane ragazza, il volto illuminato da una felicità incontenibile. Quando si addormenta sorride, sorride davvero... ascolta qualcosa dal suo ipod e di quando in quando prende in mano il cellulare e scrive: la gote si tingono di rosso e mordicchia il labbro su un lato. I suoi occhi azzurri e freddi brillano di una luce radiosa, poi anche lei comincia ad avere un po di sonno, di stanchezza e lentamente il suo volto riprende una forma normale, ordinaria... ma ecco che si ri-accende lo schermo del suo cellulare e il suo volto risplende, e invitabilmente un sorriso le esplode in faccia e innonda il mio mattino. Si guarda intorno e semina amore con quello sguardo, diffonde luce e miracolosamente rende a colori questa scena grigia di treno da pendolare.
Affermazione inevitabile: è amore quello che scorre nel suo corpo.
Perchè è amore quella cosa così brillante che lancia addosso a tutto quello su cui appoggia il suo sguardo.
Ed è qui che tutti i miei pensieri di questi ultimi giorni approdano.
Non sò se lei in effetto sia innamorata di qualcuno, non so se quel qualcuno la ami, non so se quando lo schermo dell’altro cellulare si accende la persona che lo prende in mano è una persona buona o no, se questo è un gioco o una cosa seria. Ma che è amore lo so. Lo sa anche il signore che sull’altro sedile legge il giornale e non lo vuole vedere.
Il golfino verde che appena cinge il cuore di questa creatura appena riesce a contenere i raggi di questa cosa che per comodità di linguaggio chiamiamo amore.
Per oggi e in onore di questi piccoli miracoli smetterei di farmi mille domande sulla conformazione, l’origine, la struttura di questo fenomeno: apoggio la schiena al sedile e mi godo la vista di questo meraviglioso spettacolo che rende questa giornata migliore, questo treno più bello, questa mattina più calda.

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