chiùdere: chiùdere
v. 2ª tr., intr., intr. pron. e rifl., irr. (Ind. pres. chiùdo; fut. chiuderò; p. r. chiùsi, chiudésti, chiùse, chiudémmo, chiudéste, chiùsero)
tr. serrare con serratura, chiavistello, lucchetto o altro dispositivo battenti, imposte o altri affissi di porta, di sportello, di cancello o di finestra, oppure semplicemente accostarli
detto anche del luogo che viene così serrato o isolato dall'esterno
fig.: chiudere il cuore alla pietà
ostruire, tappare un'apertura
arrestare q.c. impedendone il passaggio, il flusso attraverso un accesso, una conduttura e sim.
detto di contenitore, di involucro e sim., farne combaciare i lembi, i margini, in modo che restino accostati, impedendo a ciò che vi è contenuto di uscire o di essere visto
accostare le parti di un oggetto, che si erano disunite per adoperarlo
si dice degli occhi, degli orecchi e della bocca
delimitare, proteggere con un recinto
mettere dentro, riporre
nascondere in sé
rinchiudere, imprigionare
fig. concludere, terminare
fig. porre fine a un corteo, a una fila, a una serie, venendo per ultimo
intr. (aus. avere), us. anche con la part. pron., detto di porta, sportello, cancello e sim., restare ben assicurato dopo la chiusura
intr. pron.
tapparsi, ostruirsi
detto di un'apertura, diventar chiusa in seguito all'accostamento degli orli
detto di ferita, rimarginarsi, anche con senso fig.
detto di una superficie liquida, tornare uniforme dopo che, per la caduta di un grave o per altra causa, ne sia stata turbata la quiete
detto di un ufficio pubblico, terminare, sospendere l'attività
fig. rannuvolarsi, coprirsi di nuvole
rifl.
raccogliersi
nascondersi, rinchiudersi.
fonte: sapere.it
Sunday, 26 April 2009
voce del verbo
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